Belle di mamma

(Raffaella Perri)

Donna Rosalba: “Ohhh e finalmente belle di mamma… Ma che fine avevate fatto? Siete venute in macchina o con i mezzi? Su su, toglietevi le giacche e fatevi abbracciare…

Flavia: Mà, non cominciare, niente smancerie. Ogni volta sembra che non ci vediamo da cent’anni… – lapidaria

Donatella: Mammaaaaaaa – abbracciandola spontaneamente, oppure facendo il gesto dell’abbraccio – siamo venute con la macchina di Flavia e come al solito è un casino trovare parcheggio con quel macchinone… – affettuosa e lamentosa

F: … Donatè, la prossima volta te la fai a piedi – Donatella sbuffa, ma senza darle davvero retta

DR: Non state a bisticciare, sedetevi, sedetevi… Ho fatto le zeppole! Vi verso il caffè… – e rende il vassoio più visibile al pubblico e più vicino alle figlie

F: Mà, io sono Flavia… Quella che non ha mai bevuto caffè, te lo ricordi? – sbuffando e portando gli occhi al cielo

D: Sisi, io lo prendo, mamma! E mi prendo subito pure una zeppola – addentandola con voracità.

F: Addirittura le zeppole, che si festeggia qualcosa? …Ci metti all’ingrasso! Tu invece, sempre più magra?

D: Sempre a criticare, Fla… A mamma piace cucinare dalla mattina alla sera – mentre dà un altro morso alla zeppola – Però ha ragione: sei dimagrita! Beata te!

DR: Belle di mamma… Avete ragione tutte e due: mi piace sempre cucinare, però oggi… Vi ho chiamato pure per dirvi qualcosa…

F: Mà, non stai bene? E’ per questo che sei dimagrita?

DR: Ehhhhhh sempre a pensar male – ridendo bonariamente

D: Mmm – tirando la zeppola fuori dalla bocca – Oddio, mica è Quaresima?

DR: Ma no, figlie mie! Sono dimagrita perché volevo dimagrire.

D: E perché? E soprattutto, come fai che io non ci riesco mai, invece – ridendo

F: Magari si vuole rimettere sulla piazza… – ridacchiando, mentre prende l’amarena sulla zeppola, lasciata dalla sorella

DR: Figlie mie… La mamma si RISPOSA!

-SILENZIO-

F: Ahahaha e io che stavo scherzando…! – incredula, ma anche divertita

D: …Mamma? – con la voce tremolante

DR: No, non sto scherzando – ridacchiando. Ho conosciuto un uomo

F: Uno più giovane? Mica ti ha chiesto dei soldi?

DR: Oh, insomma! Non sò mica così sprovveduta… – sbuffando. E’ un uomo bravo, come quelli di una volta…

D: …E a papà non ci pensi? – impettita

DR: Pace all’anima sua! Con vostro padre ci siamo sempre voluti bene, fino alla fine – anche se non è che fosse proprio proprio un chiacchierone. Ma ci ha lasciate tanti anni fa e voi avete la vostra vita… Non siete contente per la mamma?

D: PER ME E’ DIFFICILE accettare un altro uomo. …Non me lo sarei mai aspettato. – Donatella tiene forte in mano la sua zeppola

F: Donatè, la stai stringendo troppo forte quella zeppola. Guarda che si spappola.

DR: Fla, non essere severa… Tua sorella è sempre stata così, è sensibile.

F: Vabbuò, lei è sempre quella sensibile, io quella razionale. Infatti, mica mi fido di questo “brav’uomo”…

DR: E allora fidati di me! Io di voi mi fido… Infatti vi vorrei come mie testimoni!

D: QUESTO POI E’ DAVVERO TROPPO! Non riesco più a mangiare. Ho bisogno di aria. – posa la zeppola mezza addentata

F: Brava, mà! …E’ la volta buona che fai dimagrire Donatella! – sghignazzando

DR: Ohhhh… Parlaci tu, Fla… Solo a te sta a sentire quando sta arrabbiata! Io rassetto n’attimo e poi vengo…

F: Dai, Donatè… Non siamo più bambine. E’ strano, però è giusto che mamma si rifaccia una vita, se vuole…

D: …Pensavo mi sarei sposata prima io… Che la mamma per la seconda volta!

F: Vabbuò, allora avresti dovuto trovarti un fidanzato prima, no?!

– trillo del cellulare: Donatella ha appena ricevuto una notifica –

D: Ci sto provando! Sono iscritta a un sacco di app per dating, vedi? – e mostra lo schermo del cellulare alla sorella

F: NOOOO ancora Tinder? Pensavo ti fossi stufata…

D: Si, avevo disattivato il profilo… Poi però ne ho creato un altro, e ora va molto meglio! Devo solo trovare il match giusto… Pure tu dovresti provare!

F: PER CARITÀ’, io sto bene così come sto. E poi lo sai, non mi piace scorrere le figurine…

D: Un sacco di mie amiche c’hanno trovato l’uomo così. Pure la cugina di Katia, quella chiatta chiatta. Anche se va a dire in giro che si sono conosciuti alla COOP.

F: Allora vedi che c’è speranza per tutti – porta gli occhi al cielo. E poi, vedila così, c’è riuscita mamma alla sua età!

DR: Belle di mamma, mi avete chiamata? Donatella, piccerè, ti sei calmata, si?

D: Mmmm non lo so.

F: Ma si! Falla riprendere un attimino dallo shock – pensava di sposarsi prima lei di te, sai com’è – e ride

DR: – ride bonariamente – ehhhhhh ma tu, ma voi c’avete tutta la vita davanti! Io però ve lo devo confessare… Ho fatto la giovane per conoscere il mio Valerio.

F: In che senso hai fatto la giovane? Sei andata a ballare?

DR: Ehhhh con l’anca che mi ritrovo? No no… – ridendo

D: Hai chiesto a un’amica di presentarti qualcuno? – curiosa

DR: Eh… no. Però è stata un’amica che mi ha aiutata. Mi ha creato un… Come si dice? Un biglietto da visita, una specie di presentazione con la mia foto, su internét… Un Kinder, una bella sorpresa!

D: Kinder? Intendi mica… Tinder!????

DR: Sisi e io che ho detto? All’inizio mi pareva difficile, poi ho capito che dovevo mettere i cuori a tutti… E poi, erano tutti belli!

F: – scoppia in un’altra fragorosa risata – Mà tu sei la migliore!

D: resta impietrita e si porta la mano sulla fronte

DR: Comunque… Solo uno mi ha risposto: Valerio! Amore a prima vista, figlie mie… Aveva una foto in bianco e nero, si definiva “gentiluomo d’altri tempi”… Al primo appuntamento, mi ha portato pure i fiori…

D: Mamma acchiappa su Tinder e io no. Voglio mo-ri-re.

F: Un match ha fatto ed era pure quello giusto! La fortuna dei principianti – ride sotto i baffi

DR: Era destino, figlie mie! Andavamo pure dallo stesso fruttivendolo, e non c’eravamo mai visti. E tra poco lo vedrete pure voi: sta venendo qui a conoscervi!

D: E ce lo presenti mò mo, senza preavviso? Mamma, per me è troppo!

DR: E’ sempre troppo per te, figlia mia. E che ce vò… Lo dovete conoscere prima del matrimonio, no? – DRIIN (suono del campanello) – Eccolo qua, pure in anticipo, che gentleman… Gli vado ad aprire!

Entra nella stanza Valerio, un ragazzo sulla trentina. Dà un bacio sulla guancia a Donna Rosalba e stringe la mano a Donatella e Flavia.

DR: uè ragazze, io vado a preparare il caffè, nel frattempo accompagnate Valerio nel salone.

I tre si spostano nel salone

V: Voi siete Donatella e Flavia, giusto? È un piacere conoscervi. Sono Valerio, il compagno di vostra madre.

F: Ah ecco! Se non fosse mia madre, ti avrei scambiato per il figlio. Comunque piacere, Flavia.

D: Ah, quindi tu sei Valerio. Strano. – bisbiglia qualcosa ma nessuno la sente

F: E cosa fai nella vita, Valerio?

V: Sono uno scrittore, fra un po’ dovrebbe uscire il mio primo romanzo … A vostra madre è piaciuto tantissimo. Praticamente parla della storia di un ragazzo senza gambe che…

D: Va bene, va bene. Abbiamo capito, fai lo scrittore. E dove abiti?

V: Abito qui vicino, a Via Valeriani … Condivido una doppia con un mio amico, sapete, costa pubblicare in modo indipendente un libro.

F: Si si, un mio amico lavora nel settore dell’editoria e in più di un’occasione mi ha spiegato le procedure e i costi.

Nel frattempo Donatella continua a girare per la sala. Si percepisce la sua stizza: sbuffa, bisbiglia. Si sente gridare Donna Rosalba dalla cucina.

DR: Flavia, Flavia, vieni a darmi una mano a preparare il rinfresco.

Flavia esce dalla stanza per andare in cucina ad aiutare la madre. D. chiude immediatamente la porta del salone e si avvicina a Valerio

D: Pezzo di merda! Sei scomparso, non rispondi ai miei messaggi da mesi, e dove ti ritrovo? A casa di mia madre? … Ma poi non ti chiamavi Francesco?!

V: Si si, mi chiamo anche Francesco. Valerio Francesco Bianco. Comunque anche per me è un piacere rivederti (con tono ironico) .

D: Francè, Valè, comm sfaccimm ti chiami … senti, prima che succeda un casino, ti consiglio di andartene e di lasciar perdere mia madre.

V: Perché dovrei? Io amo tua madre.

– TONF –

Sull’uscio della porta del salone, Flavia ha appena fatto cadere il vassoio con la ciotolina con le arachidi e bibite varie

F: Scusate, eh… Ma non ho potuto fare a meno di sentire. Ma veramente uscivate insieme?! – sorpresissima

V: Vabbè mo’… Usciti insieme è un parolone. Siamo usciti qualche volta, ma io non l’ho nemmeno toccata.

D: Valerio Francesco Bianco… Eri e sei rimasto un CA-FO-NE!

Arriva Donna Rosalba con la caffettiera fumante e una set di tazzine nuove di zecca

DR: Weeee e che succede qua? Donatè, ti sentivo urlare dall’altra stanza. Valè, l’avevo detto che non sarebbe stato affatto semplice … fa una risatina maliziosa

F: Mà… “Affatto semplice” è un eufemismo – perplessa

DR: Ehhh e sti paroloni, mò? E che sarà mai successo…

D: Che sarà mai successo? Chiedilo al tuo Valerio, mamma!rabbiosa

V: Io? E che ci sta da dire?

D: Ad esempio, potresti fare l’uomo per una volta, che ne dici? – sempre rabbiosa

V: …. – silenzio

F: Vabbuò, ho capito. L’uomo lo faccio io. Mà… E’ giusto tu sappia la verità: Valerio era uscito prima con Donatella. Si erano conosciuti pure loro su Tinder.

DR: Valerio… E’ vero? – stupita

V: … Rosalba mia… E’ vero…. – con la testa abbassata

D: Finalmente la verità! – rabbiosa, sempre

V: Ma siamo usciti pochissime volte e non l’ho mai sfiorata nemmeno con un dito. Per me è come una ragazzina… Lo giuro sulla buon’anima di mammà.

D: Ohhhhhh Ma chi ti voleva toccare a te? – ironica

V: Avevo paura di confessartelo, perché non voglio perderti. Rosalba, tu e solo tu sei l’amore della vita mia. – molto melodrammatico, stile Mario Merola

F: Mammamia, manco da Maria De Filippi ‘ste dichiarazioni…

– un po’ di silenzio , interrotto dal tono per nulla pesante di Donna Rosalba

DR: … E questo è tutto?

D: Mamma, ma come?

V: Rosalba, amore mio!

F: Mà? – perplessa

DR: Ehhhh non è successo niente di che. Quante volte siete usciti? Due, tre? E allora, figlia mia… Voi vi stavate “fre-quen-tan-do”! Me l’hanno spiegato le amiche mie vedove quando mi hanno iscritta a Tinder. E quando ti frequenti, l’altro si può pure innamorare di un’altra persona! E’… Tipo la legge di Tinder.

D: Ma… Mamma!? – piagnucolando

F: Ahahahaha basta, non c’è storia. Mamma… La più moderna tra di noi! – ridendo a crepapelle

V: Si… Tua madre è la donna più moderna che abbia mai conosciuto. E’ per questo che IO LA AMO. sempre stile Mario Merola

DR: Donatè, bella di mamma… Ti ricordi come diceva quella canzone che mi piaceva assaje? Se ti lascia, lo sai che si fa? Trovi un altro più bello… Valè, ma tuo padre? E’ ancora “singoll”? – occhiolino

D: Il padre di Valerio? Ma io non lo voglio un vecchio!

DR: Piccerè… Guarda l’esempio di mammà: gallina vecchia fa sempre buon brodo! – manda un bacio da lontano a Valerio in modo super enfatico